La Guía Repsol è una delle guide turistiche e gastronomiche più conosciute in Spagna.
L'attuale Guía Repsol, nata nel 1979 con il nome di Guía del Viajero, era una guida gastronomica e turistica pubblicata dalla società Campsa con mappe di strade, percorsi, stazioni di servizio, hotel e ristoranti della Spagna, del sud della Francia e di Andorra. La guida, di cui sono state inizialmente pubblicate 50.000 copie, valutava la qualità dei ristoranti con una valutazione di "Soles" (Soli), compito questo che veniva svolto dalla La Cofradía de la Buena Mesa.
Campsa ("Compañía Arrendataria del Monopolia de Petróleos S.A.") era una compagnia petrolifera spagnola fondata nel 1927 e fino agli anni '90 aveva il monopolio della distribuzione e della vendita di petrolio e benzina in Spagna. La creazione di questa guida turistica è stato un ottimo strumento di marketing e pubblicità (evidentemente simile alla Guida Michelin, la cui prima edizione in Francia risale al 1900) che si adattava alla sua strategia aziendale e un ottimo modo per promuovere un'immagine più moderna e aggiornata dell'azienda, in una società in cui il turismo era già un'industria consolidata. La guida veniva distribuita nelle stazioni di servizio di tutta la Spagna ed è divenne presto uno strumento utile per chi cercava informazioni turistiche.
La sua pubblicazione consolida la nascita delle guide gastronomiche della Spagna. Sempre nel 1979 nasce infatti anche un'altra guida di rilevante interesse nell'informazione gastronomica della Spagna, la Guía Gourmetour.
La Cofradía de la Buena Mesa de Madrid (ASOCIACIÓN DE RESTAURANTES DE BUENA MESA) è un'istituzione creata nel 1972 da un gruppo di rinomati buongustai, tra cui Francisco Moreno Herrera, una delle figure più importanti del giornalismo gastronomico e primo presidente della confraternita fino alla sua morte nel 1977. Nel 1973 la Confraternita pubblicò la prima guida gastronomica della capitale spagnola Madrid Gastronómico, che utilizzava come metodo di valutazione dei ristoranti la classificazione in "Soles" (da 1 a 3 "Soli"), riproponendo la metodologia di classificazione dei ristoranti ideata da un altro illustre membro della Confraternita, Gonzalo Sol, autore dal 1974 delle Guías Gastronómicas Sol, che venne pubblicata dal 1973 al 1978. Nel 1974, la Confraternita creò anche i Premios Nacionales de Gastronomía con l'approvazione dell'allora Ministero dell'Informazione e del Turismo, ai quali parteciperà anche l'Academia de Gastronomía nel 1980. La Confraternita della Buona Tavola continuò a pubblicare la sua guida negli anni successivi sotto la guida di Víctor de la Serna (1977-1980), Gregorio Marañón Moya (1981-1991), Ymelda Moreno de Arteaga (1992-2020), poi Ramón Pérez-Maura.
Nella prima edizione del 1979 la Guía del Viajero di Campsa premiava i ristoranti in "Soles" (da 1 a 4 soles), secondo la valutazione de La Cofradía de la Buena Mesa. Nel 1979 solo 3 ristoranti ottennero il punteggio più alto di "4 Soles": Arzak (San Sebastian), Jockey (Madrid) e Horcher (Madrid). Il 5 luglio 1979, la guida ricevette il titolo di "libro de interés turístico" da parte della Secretaría de Estado de Turismo del Gobierno de España, un riconoscimento ufficiale che mantenne fino a pochi anni fa, quando questa sezione istituzionale cambiò nome.
Dopo la seconda edizione della Guida del 1980, Campsa lasciò la pubblicazione. Negli anni 1981 e 1982 fu il Banco Exterior de España a pubblicare la Guía del Viajero con lo stesso nome e la stessa metodologia di classificazione dei ristoranti in "Soles". Dal 1983 la Guida venne pubblicata dal gruppo Plaza & Janés, in collaborazione con la Confraternita della Buona Tavola, che fu mantenuta sino al 1988.
Nel 1983 Campsa decise di rifare una propria Guida e di pubblicarla con il nome di "Guia del Viajero Campsa". Al posto della premiazione dei ristoranti in "Soles", iniziò a classificarli in "Surtidores" (pompe di benzina), da 1 a 3. In questa terza edizione furono 20 ristoranti a ricevere "3 pompe", 38 "2 pompe" e 215 "1 pompa".
Dal 1989 in poi, la Guida Campsa riprese la collaborazione con la Confraternita della Buona Tavola e la Reale Accademia di Gastronomia. Nello stesso anno, in concomitanza con il suo decimo anniversario, vinse il Premio Nazionale di Gastronomia. I ristoranti che ricevettero il punteggio più alto dalla guida Campsa in Spagna nel 1989 furono Akelarre, Arzak, Goizeko Kabi e Jolastoki (nei Paesi Baschi), El Amparo, Horcher, Jockey e Zalacaín (a Madrid), e Hacienda El Bulli, Hispania, Hotel R. Boix, Neichel e Vía Veneto (in Catalogna).
Nel 1992 il governo spagnolo iniziò un processo di liberalizzazione del mercato petrolifero, in seguito alle delibere antitrust della Comunità Economica Europea, che influenzò Campsa e la sua posizione dominante nel settore. Nel 1995, la società iniziò un processo di fusione con la compagnia petrolifera Repsol e la sua controllata Petronor, che nel 1997 portò alla creazione di Repsol YPF, una delle principali compagnie petrolifere in Spagna e una delle più grandi in Europa. Il marchio Campsa venne così integrato nel gruppo e pur continuando a dare il suo nome sia alla guida gastronomica che a diversi prodotti petroliferi, lo fece sempre sotto l'ombrello della nuova società.
Con l'edizione del 2009 Repsol decise di cambiare il nome di Guía Campsa in Guía Repsol in linea con il rebranding delle sue diverse attività e la nuova politica di unificazione del marchio avviata nel 2008, in coincidenza con il 30° anniversario della Guida. La nuova guida venne proposta in un formato di tre volumi (Mapa de Carreteras y Restaurantes, Guía de los Mejores Vinos de España e Guía de las Rutas con Denominación de Origen), che verrà mantenuta anche negli anni successivi.
Nel 2015 la direzione della guida venne affidata a María Ritter, che intraprese un profondo rinnovamento della strategia di comunicazione della guida, adattandola alle nuove tecnologie digitali in tutti i canali. L'edizione cartacea della Guida cessò nel 2018.
Sempre nel 2018, la consulenza della Real Academia Española de Gastronomía, delle sue diverse accademie regionali e della Cofradía de la Buena Mesa venne affiancata da un comitato di esperti provenienti da diversi settori e riconosciuti per la loro vasta conoscenza della gastronomia, e iniziò il lavoro di collaborazione con il Basque Culinary Centre. Da questo momento in poi, la Real Academia Española de Gastronomía, le accademie regionali e la Cofradía de la Buena Mesa non avranno più la stessa influenza sulla selezione dei ristoranti di Repsol, fino alla rottura definitiva del rapporto poco dopo.
Ultima edizione cartacea della Guía Repsol (2018)