(www.civiltadelbere.com) Per una maggiore comprensione dell'elaborazione dati applicata dalla Guida clicca su: Civiltà del Bere - I Punteggi
La Rivista Civiltà del Bere pubblica ogni anno nel numero di gennaio/febbraio l'inserto "Il Top delle Guide Vini" in cui si condensano i giudizi espressi nelle più importanti Guide dei Vini (Vitae (AIS), Bibenda (FIS), Cernilli, Gambero Rosso, Slow Wine e Veronelli), pubblicate alla fine dell'anno precedente, con l'eccezione delle Guide Vini Buoni d'Italia (Touring), L'Espresso ed Annuario dei Migliori Vini Italiani (Maroni), che non vengono prese in considerazione.
Civiltà del Bere mette a confronto queste 7 Guide Vini e segnala solo i vini che ottengono la "citazione d'eccellenza", cioè il punteggio massimo ottenuto in ciascuna delle 8 Guide. Vengono inseriti nella classifica solo i vini che ottengono, in almeno 2 Guide, la "citazione d'eccellenza" e si prende in considerazione solo il numero di volte che questa viene raggiunta nelle 8 Guide, e non anche gli altri punteggi che il vino ottiene nelle Guide quando non raggiunge questa soglia.
I Migliori Vini italiani del 2022 I vini che hanno ottenuto la "citazione d'Eccellenza" su: 6 delle 6 Guide (8)
Barbaresco Asili Riserva Docg 2016 - Bruno Giacosa, Piemonte Barolo Vigna Rionda Riserva Docg 2015 - Massolino - Vigna Rionda, Piemonte Annamaria Clementi Franciacorta Riserva Dosaggio Zero Docg 2011 - Ca’ Del Bosco, Lombardia Giulio Ferrari Riserva Del Fondatore Trentodoc Riserva Extra Brut 2010 - Cantine Ferrari, Trentino San Leonardo Vigneti Delle Dolomiti Igt 2016 - San Leonardo, Trentino Amarone Della Valpolicella Classico Docg 2012 - Bertani, Veneto Grattamacco Bolgheri Rosso Superiore Doc 2018 - Grattamacco, Toscana Sassicaia Bolgheri Doc 2018 - Tenuta San Guido, Toscana
I Giudici del Top delle Guide Vini 2022 I giudici presi in considerazione non cambiano rispetto allo scorso anno. Il lavoro continua ad analizzare Ais Vitae (quattro tralci, cioè vini dai 91 punti in su), Bibenda (cinque grappoli), Doctor Wine (faccini, cioè etichette dai 95 punti), Gambero Rosso (tre bicchieri), Slow Wine (top wines compresi Vini Slow e Vini Quotidiani) e Veronelli (tre stelle oro, Migliori assaggi e Grandi esordi). In quest’ultimo caso tutti i Migliori assaggi e Grandi esordi hanno meritato anche le tre stelle oro, tranne in un solo caso, quello del rosé Girofle di Garofano, "solo" Miglior assaggio. La Grande Cuvée Luigi Moio di Quintodecimo è riuscita nell’impresa di sommare su di sé tutti i riconoscimenti di Veronelli. Il caso dell’Espresso Resta escluso, come la scorsa edizione, L’Espresso, che riunisce sia i vini sia i ristoranti e che dovrebbe essere pubblicato a maggio. Continua, quindi, lo slittamento rispetto alle altre pubblicazioni nazionali. Perciò la nuova programmazione della guida non consente di prenderla in considerazione per stilare la super classifica. Sono escluse anche le guide troppo soggettive Così come rimangono escluse dal Top delle guide vini altre pubblicazioni di respiro nazionale ma di spirito molto soggettivo. Ne sono un esempio l’Annuario dei migliori vini italiani di Luca Maroni o I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia di Luciano Ferraro e Luca Gardini. Guide di successo che farebbero, però, aumentare il termometro della soggettività della superclassifica. Maroni premia 8.123 vini di cui oltre l’87% non considerati dagli altri e Ferraro e Gardini premiano 100 vini di cui il 65% outsider del tutto, o perché è stata premiata un’annata diversa.
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